martedì 29 settembre 2015

ruzzola merda in posa

inizialmente non ne voleva sapere di stare fermo, poi si è arreso a "mani in alto" e ha capito che poteva farmi contento e mettersi in posa senza rischiare la vita (Circellium bacchus)






domenica 27 settembre 2015

cimice adulta

giorni fa ho visto una ninfa di cimice che assomigliava ad una coccinella, ecco quello che diventa (Zicrona caerulea)





terzo ciclo di apilife var

le api del primo sciame sembrano resistere, oggi non erano moltissime ma la speranza è che fossero in giro a raccogliere polline (Apis mellifera)




le terze e ultime barrete di apilife var per proteggerle dalla varroa



lunedì 21 settembre 2015

vespa crabro

predatore delle api europee




oggi triste sorpresa (altro sciame scomparso)

Oggi triste sorpresa. Un'altro sciame scomparso, senza sapere la causa. Nello spazio sopra i favi centinaia di api morte e nei favi sotto solo un paio di api che gironzolavano.




Questi i favi abbandonati. Si vedono le covate, le larve, del miele e della propoli.








Il primo sciame messo sembra resistere.


Questa invece è una vespa velutina di origine asiatica, sembra importata per errore con dei bonsai. L'uomo ha sempre delle idee geniali per disturbare quello che la natura costruisce in millenni. Sembra che questa vespa stia uccidendo molti sciami, nutrendosi delle api operaie.
Questa è stata attaccata da un'ape mentre si stava avvicinando all'entrata dell'alveare. L'ape si è lanciata sulla vespa dall'altro schiacciandola a terra. A quel punto io che stavo assistendo alla scena ho aiutato l'ape schiacciandola con un piede. Non credo però di aver influito in maniera significativa visto che poco dopo se ne è avvicinata un'altra, ha annusato questa morta e se ne è andata. Speriamo abbia annusato la morte e se tenga alla larga.... dubito!
oggi 12 novembre 2015 mi hanno corretto: molto probabilmente la vespa che si vede è una comunissima Vespa crabro, naturalmente presente qui da noi e quindi sicuramente più equilibrata rispetto alla velutina. Speriamo abbiano ragione anche se dobbiamo aspettarci che arrivi anche da noi e in breve tempo



venerdì 18 settembre 2015

formica rizzaculo sull'olivo 122


Inconfondibile per la sua testa rossa e l’addome cuoriforme, è la specie più diffusa in Italia del suo genere. Originaria dell’Africa, è volgarmente chiamata “formica rizzaculo” o “formica acrobata” per la sua particolare posizione di difesa, nella quale ripiega in avanti l’addome minacciando l’avversario con il suo pungiglione, pur di modeste dimensioni. Le operaie sono lunghe 2,5-4 mm. Nidifica essenzialmente negli alberi, ma può infestare opere in legno ormai danneggiato e marcescente (per eccesso di umidità) limitando l’estensione del proprio nido alla zona deteriorata. La sua presenza è accompagnata dalla formazione di una fine segatura. Polifaghe e predatrici, le formiche acrobate proteggono colonie di afidi. I loro morsi sono dolorosi, soprattutto se sferrati contemporaneamente da più individui. A dispetto di quanto solitamente affermato, le formiche acrobate non pungono. fonte


le api sembra si siano riprese dall'estate devastante